Il sito internet ITsecurity.com ha stilato un elenco dei 10 hacker più famosi mai esistiti, classificandoli secondo le due macro categorie all'interno delle quali vengono tradizionalmente suddivisi: i Black Hat Cracker e i White Hat Hacker.
Adrian Lamo, Kevin Mitnick e Kevin Poulsen
I Black Hat Cracker sono gli hacker “in cattiva fede” , ovvero personaggi caratterizzati da notevole abilità e finalità illecite. La violazione della privacy da loro praticata all'interno dei sistemi è spesso venduta come amore per la libertà e l'accessibilità; altre volte il loro scopo è invece dichiaratamente speculativo.
I White Hat Hacker viceversa utilizzano le loro competenze per scopi positivi, alcuni di loro sono responsabili delle più grandi invenzioni in ambito informatico e spesso vengono assunti dalle aziende per testare l'impenetrabilità dei solo sistemi.
I primi 5 Black Hat Cracker sono Jonathan James, Adrian Lamo, Kevin Mitnick, Kevin Poulsen e Robert Tappan Morris.
Jonathan James fu il primo minorenne ad essere giudicato per un cybercrimine: aveva infatti solo 16 anni, ma era riuscito a “crackare” organizzazioni del calibro della NASA e della DTRA (Defense Threat Reduction Agency).
Adrian Lamo è di certo quello che ha fatto ammattire il maggior numero di amministratori. Da Microsoft a Yahoo!, passando da Sun Microsystems, MacDonald, Cingular, AOL, e persino il New York Times. Si ritiene che Lamo abbia portato a termine tutti i tipi di intrusioni e violazioni, aggirando le protezioni con una semplicità disarmante: durante un'intervista, nello spazio informativo serale della NBC, gli venne chiesta una dimostrazione pratica delle sue capacità; rispose entrando nella rete della NBC in meno di cinque minuti. Oggi è un esperto di sicurezza, ed un uomo libero, dopo essere stato sotto sorveglianza per molti anni.
Kevin Mitnick, il più famoso, e senz'altro anche il più dotato, hacker della storia si rese noto nel 1981, alla tenera età di 17 anni, penetrando in un server telefonico, e reindirizzando le chiamate a suo piacere. Nel 1983 ottenne il suo primo grande successo, e anche il suo primo arresto, quando penetrò in un computer del Pentagono. I suoi attacchi ripetuti lo resero un bersaglio per l'FBI. Fu condannato a cinque anni di prigione negli anni '90, ma oggi è un consulente di sicurezza e possiede una società propria: Mitnick Security.
Kevin Poulsen “Dark Dante” è noto per il suo attacco nei confronti delle linee telefoniche della KIIS-FM, stazione radiofonica di Los Angeles, assumendone il totale controllo.
Robert Tappan Morris è diventato famoso per aver inventato per errore quello che è considerato il primo virus dei computer su Internet, il Morris Worm del 1988.
I primi 5 White Hat Hacker sono Stephen Wozniak, Tim Berners-Lee, Linus Torvalds, Richard Stallman e Tsutomu Shimomura.
Stephen Wozniak “the Woz” nel 1976 fu il fondatore della Apple insieme a Steve Jobs e il progettista del computer Apple I.
Tim Berners-Lee è uno degli inventori del World Wide Web (WWW), fu colui che ne coniò il nome, ne sviluppò il primo server e il primo programma client; sviluppò inoltre una prima versione dell'odierno linguaggio HTML.
Linus Torvalds è il “papà” del kernel Linux, sistema operativo opensource, del quale ha ideato e sviluppato la prima versione.
Richard Stallman è pioniere della battaglia a favore del software libero, creatore del sistema operativo pubblico GNU; attualmente sono molto diffusi i sistemi GNU-Linux, varianti del sistema GNU basate su Linux.
Tsutomu Shimomura diventò famoso in seguito alla sua collaborazione con l'FBI finalizzata all'arresto di Kevin Mitnick, del quale lui stesso era stato vittima.
Inoltre non possiamo dimenticarci di John Draper, conosciuto anche come "Cap'n Crunch", Draper fu uno dei primi hacker della storia. Il soprannome viene da una marca di cereali, all'interno dei quali trovò un fischietto giocattolo. Scoprì che il fischietto serviva anche per ottenere telefonate gratuite, bastava emettere un certo tono al momento giusto. Fu arrestato nel 1976, e condannato a due mesi.
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